Gent.ma "margherita", intanto io non mi chiamo "Silvio", bensì "silvio" (ci mancherebbe altro)! Fatta questa doverosa premessa e scusandomi per l'ignoranza, Le vorrei chiedere cosa volesse dire con: "Meglio se te stai chiuso in un cantuccio al buio ed al limite esci tra qualche annetto", non riesco a coglierne i benefici effetti, tranne che Lei ne abbia avuto positiva esperienza diretta e pertanto la esorto a darne pubblicità più ampia in modo da diffondere pratiche esoteriche ai più sconosciute.
Il Cons. Migliore non ha certamente bisogno di difensori o un "Emilio Fede" "de noartri" per essere lodato, ho solo espresso la stima che ho di lui sin dagli anni '70 e '80 del secolo scorso, quando con tenacia e caparbietà e un grande senso del dovere, di notte studiava e di giorno lavorava nell'allora piccola azienda di famiglia, senza per questo rinunciare alla fidanzatina, all'impegno in parrocchia, a qualche "fuga" in motorino con gli amici. Gòi anni '90 lo hanno visto protagonista della sua famiglia (stava quasi rinunciando agli studi) ma il suo forte animo (e la capacità di studiare alle ore più assurde per noi mortali) lo hanno portato a conseguire la prima laurea; il resto è storia dei nota.
Allora ribadisco: "Cons. Migliore, la esorto a guardare avanti, a lasciare dietro di se l'immagine pura che la contraddistingue e che la rende unico più che raro" e aggiungo prendendo a prestito un epiteto di Monsignor Vecchi a proposito di Josèmaria Escrivà: «Le attività quotidiane sono la via della santità». cordialmente s.
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