> Consigliere Migliore, mi permetta di dissentire partento dalla coda, "siamo di fronte a veri atti di arroganza politica e di presunzione amministrativa." per ritornare alla testa, " la politica è malata, degradata, riferendosi alla lentezza con la quale essa affronta le problematiche per le quali una qualsiasi comunità chiede soluzioni.".
Il vero problema sono gli uomini che si prestano a far politica e ad amministrare la cosa pubblica, se ricorda di un mio precedente intervento sulla macchina perfetta ho detto: "Solo una macchina anzichè evolversi si è involuta, la macchina politico-amministrativa italiana, gli ingranaggi crescono, sono assemblati in maniera disordinata, sembrano una ciurma di ammutinati, spesso stridono fra di loro e mai lavorano nello stesso senso. Disattendono sempre le aspettative sui compiti a loro assegnati e perpetuano il nulla." e mi soffermo sul disattendere le aspettative.
Nella macchina amministrativa gli ingranaggi sono Persone scelte da ognuno di Noi e sono scelti per prendersi cura della nostra comunità.
Il problema è il plurale, Noi, nostro, bene comune, ecc. Se abbiamo bisogno del medico cerchiamo il meglio e lo troviamo, lo stesso dicasi per il legale, il commercialista, il meccanico, l'idraulico, ecc., quando votiamo scegliamo per simpatia o per obbligo, votiamo per le apparenze, stimati professionisti, abili imprenditori, persone genuine, che nel privato dimostrano grandi capacità e rispetto delle regole, diventando ingranaggi, smarriscono le qualità, non si impegnano, dedicano il tempo ad apparire, non studiano i documenti e diventano temporeggiatori, smarriscono l'Io produttivo che è in Loro, e danno all'impegno preso lo stesso valore che un bambino capriccioso da ad un giocattolo, lo lasciano fra la polvere, ma fanno valere il possesso nel momento in cui qualcun'altro se ne interessa, sistemato il curioso di turno torna a disinteressarsene come nulla fosse.
Mi chiedo, perchè disattendono sempre le aspettative sui compiti a loro assegnati? E perchè malgrado tutto, sono sempre in trincea a difendere una carica o un incarico? Perchè, consci dell'incapacità di essere al servizio degli altri, fanno torto alla loro intelligenza e restano dentro una macchina dove è manifesta la loro inutilità? Perchè non prendono coscienza che mettere le proprie capacità al servizio degli altri è più gratificante del potere temporaneo che una carica dà?
Ritornando alla testa e alla coda, non è arroganza politica o presunzione amministrativa, la politica non è malata, degradata o lenta, sono gli uomini che non riescono a trasferire, a mettere a disposizione, le loro qualità indiscutibili, per il bene comune, per gli altri.
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Repliche per questo messaggio
- Commento inviato da: osservatore non politico in data 20/07/2010 15:38:24
> Egregio Darwin,premesso che condivido la sua analisi che peraltro avevo già letto,mi consenta di dissentire dal suo dissenso per quanto attiene all'arroganza politica ed alla presunzione amministrativa
di cui parla il dott. Migliore.
E' arrogante colui che agisce con atteggiamento insolente,noncurante delle argomentazioni che vengono contrapposte a tali comportamenti,onde evitare il loro ripetersi.E' presuntuoso chi ha un'opinione troppo alta di sè e ritiene a torto che il giudizio degli altri sia del tutto irrilevante ai fini d'un confronto.In pratica,l'esatto contrario di persona modesta o umile.
A me pare che sia nell'utilizzo di arroganza che di presunzione,i termini siano appropriati,in quanto di fatto,perseverano con insolenza nel loro percorso,a prescindere dai rilievi mossi e sono presuntuosi,perchè non si rendono conto che il confronto con gli altri,non potrebbe che giovar loro.
Senza nessuna vena polemica,ho voluto esternare il mio modesto parere.
- Commento inviato da: Fausto Righi in data 20/07/2010 18:01:02
> Escludo categoricamente che il Consigliere Giovanni Migliore, riferendosi all’arroganza politica e alla presunzione amministrativa , abbia inteso richiamarsi ad un concetto teorico, all’ars politica come critica ideologica. Non solo perché ha dimostrato e dimostra di essere uomo di fatti piuttosto che di parole, ma perché se si continua a leggere il suo intervento è lampante che il riferimento è a situazioni concrete. A meno che non si voglia sostenere che il caso Multiservizi sia un’esercitazione di studio, costruita a tavolino, oggetto di analisi di ipotetiche strategie d’intervento per laureandi in economia aziendale. Se poi si arriva alla “coda” è detto testualmente che siamo di fronte a veri “atti” di arroganza politica e di presunzione amministrativa. Gli atti , come è noto, sono compiuti dalle persone, non dalle parole. E’ altrettanto noto che se si dice che la politica è arrogante ci si riferisce a uomini politici arroganti. Dispiace rilevare che ci si possa attaccare a quel che non c’è. Per costruire è importante individuare i punti che uniscono, non quelli che dividono, soprattutto se, come quelli posti sotto accusa, non esistono.
- Commento inviato da: Dottor Jekyll e Mister Hyde in data 20/07/2010 23:38:16
> > Mi sono sentito chiamato in causa da Darwin, chi meglio di me è in grado di parlare di sdoppiamento della personalità. E' vero, i nostri politici hanno tutti o quasi una doppia personalità. Sono professionisti e imprenditori diligenti nel privato quanto menefreghisti nel pubblico, amabili conversatoti quanto arroganti e indisponenti, meticolosi nella gestione della propria attività e strafottenti nel pubblico e così via all'infinito.
La multiservizi, il mostro, o forse il drago partorito dai politici modicani dell'ultimo decennio che non ha eguali per voracità nella storia della città. Le colpe vanno ripartire fra maggioranze ed opposizioni, i primi l'hanno creata i secondi non hanno vigilato, il Sindaco, ai tempi era all'opposizione, chiedeva lumi sul socio privato come un ritornello, il consigliere Migliore ha fatto una visura camerale e l'ha pubblicata. Nessuno si è chiesto allora perchè mai un dirigente di una societa partecipata andava assunto a tempo indeterminato, mentre un dirigente del comune può essere allontanato in qualsiasi momento, con carichi di responsabilità nettamente superiori per i secondi e costo per l'amministrazione doppio per il primo. Come mai nessuno prima del consigliere Migliore ha chiesto di conoscere gli emolumenti delle persone a busta paga della società? Come mai nessuno ha colto la difformità del costo pubblicato sul sito della multiservizi e quello realmente sostenuto? Come vuole il Sindaco individuare eventuali responsabiltà di danno all'ente se l'accesso alle carte richiede disquisizioni giuridiche da alta corte e tempi biblici? Senza la presenza del consigliere Migliore quante cose sarebbero ai noi sconosciute? Siamo costretti a vivere fra i segreti di stato, anche la multiservizi ne fa parte? La mancata trasparenza a chi giova? Dov'è la discontinuità tanto proclamata in campagna elettorale? Dei 30 consiglieri chi si prende l'onere di studiare i documenti che producono atti amministrativi? Sicuramente il consigliere Migliore e gli altri? Per qualcuno tutto questo e solo voglia di apparire, ma il consigliere Migliore non riesce ad essere Dottor Jekyll e Mister Hyde, Lui è lo stesso sia nel privato quanto nel pubblico.
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