Micciché attacca Camilleri "E' un assassino del Polo" "Storpia i nomi dei ministri, ce l'ha con noi" di ENRICO DEL MERCATO
PALERMO - Meglio i pomodori e le zucchine che il commissario Montalbano. Per esportare l'immagine di Ragusa è meglio affidarsi ai prodotti ortofrutticoli - vanto e traino dell'economia della zona - che ad Andrea Camilleri. Parola del viceministro dell'Economia Gianfranco Miccichè, secondo il quale lo scrittore agrigentino da anni in testa alle classifiche di vendita dei libri, si trascina dietro una pecca che gli impedisce di fare da testimonial a questa zona della Sicilia dove è stato girato lo sceneggiato tv tratto dai suoi gialli: "Scrive contro Berlusconi. In uno dei suoi ultimi libri ha storpiato i nomi di alcuni ministri ma il riferimento è chiaro".
Probabilmente il riferimento è all'ultimo giallo, "Il giro di boa", nel quale il commissario Montalbano rimugina a lungo sul "presidente del consiglio che se la fissiava avanti e narrè per i carrugi di Genova", oppure si arrabbia per la legge "Cozzi-Pini" sull'immigrazione. Il vice di Tremonti, che l'estate scorsa aveva attaccato il regista Luigi Ronconi, "colpevole" di aver messo in scena a Siracusa una versione delle "rane" di Aristofane in cui comparivano le caricature di Bossi, Fini e Berlusconi, ora ha messo nel suo mirino il creatore del commissario Montalbano.
E lo ha fatto nel corso di un incontro elettorale a Ragusa. Il coordinatore siciliano di Forza Italia ha usato parole pesantissime contro lo scrittore: "Si vede che è prezzolato, idealmente o realmente, dai nostri avversari politici. Per cui non fate in modo che la provincia di Ragusa venga caratterizzata da iniziative promozionali riconducibili ad un nostro grandissimo nemico. Camilleri è un assassino del centrodestra".
Nella sala dove si svolgeva il comizio elettorale è sceso il gelo. Il fatto è che proprio in quella zona, un tempo isola rossa siciliana governata dal Pci e oggi roccaforte forzista, da qualche tempo si è innescato un feeling tra gli amministratori e lo scrittore. Il comune di Modica, retto dal centrodestra, ha conferito la cittadinanza onoraria a Luca Zingaretti (l'attore che ha impersonato il commissario Montalbano in tv) e la stessa giunta di Ragusa - guidata da un esponente di Forza Italia - ha inserito la casa utilizzata nelle riprese televisive in un tour turistico. Come se non bastasse, poi, l'assessore alla Cultura della Regione, Fabio Granata, di An, ha chiamato proprio Andrea Camilleri a fare da testimonial della Sicilia all'ultimo salone del libro di Parigi.
La sortita di Miccichè ha quindi messo in imbarazzo lo stesso centrodestra. Ieri, da Catania - dove era impegnato in un giro elettorale - il segretario dell'Udc Marco Follini ha tagliato corto: "Leggo Camilleri e sono amico di Silvio Berlusocni e tra le due cose non vedo contraddizioni".
Anche il viceministro dell'Economia è tornato sull'argomento. Solo per ripetere che "Camilleri è bravissimo, scriva quello che vuole, ma per caratterizzare Ragusa c'è di meglio".
L'eco delle parole pronunciate davanti ai forzisti ragusani, però, arriva fino alle orecchie dello scrittore siciliano che replica così: "Io sono tradotto in 22 lingue, succede che molti dei lettori abbiano voglia di vedere i luoghi dove si svolgono i miei romanzi. Questo rappresenta un piccolo incremento per il turismo in Sicilia, mi pare che per un vice ministro all'economia tutto questo dovrebbe essere importante". Poi Camilleri aggiunge: "Non è una questione di Polo o di poli. Io non faccio distinzioni, i sindaci rappresentano i paesi siciliani e i cittadini da cui sono stati eletti. Berlusconi? Non direi che tutti ce l'hanno con lui, Berlusconi va giudicato per quello che fa".
(13 maggio 2003)
http://www.repubblica.it/online/politica/anticamil/anticamil/anticamil.html
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