Giovanni Migliore - Cittadino Modicano


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ReplicaArgomento del Forum: sono amareggiato Da: Nino

Al Sindaco di Ragusa
e p.c. All’Assessore alla viabilità di Ragusa
e p.c. Al Consigliere comunale Massimo Occhipinti
e p c. Al Prefetto di Ragusa
e p c. Alla Stampa ed alle TV locali
e p c. Alla Polizia Municipale di Ragusa


Oggetto: richiesta rimozione tabella

Sono amareggiato! Mi sento umiliato! Avverto un senso di fallimento.
Passando dalla via Roma a Ragusa, in prossimità dell’Hotel Mediterraneo, vi è un parcheggio riservato ai disabili sbalorditivo; oltre alla normale tabella indicante la presenza di un parcheggio per disabili è stata posizionata una nuova tabella di colore arancione con su scritto: SE VUOI IL MIO POSTO PRENDI IL MIO HANDICAP.
Sarà certamente una provocazione, con cui si vuole intimorire l’automobilista distratto a non parcheggiare nei posti riservati ai disabili, ma l’espressione utilizzata offende profondamente tutti noi diversamente abili, in quanto ci sentiamo considerati portatori di disgrazia, di malattia e di sventura.
Si vuole il rispetto del disabile offrendo un handicap. Si pretende il rispetto dell’handicap suscitando paura. Si maschera la propria incapacità nel far rispettare la legge offrendo in cambio il mio handicap.
Ritengo tale iniziativa una operazione vergognosa, umiliante e diseducativa, certamente non concordata con le associazioni che si occupano di difendere i diritti del diversamente abile.
In tal modo si compiono notevoli passi indietro; si annulla l’integrazione, la socializzazione e le pari opportunità conquistate in tanti anni di lotta. Oggi molti diversamente abili riescono a dare un contributo alla crescita della società, lavorando accanto al collega “normale” senza fare pesare la propria condizione fisica. I diritti che abbiamo conquistato esprimono e garantiscono il nostro bisogno di autonomia, mobilità, libertà e voglia di socializzazione.
Ma temo che il messaggio negativo che passa con la tabella posizionata possa distruggere tutti i progressi che i disabili hanno conquistato; non vogliamo essere un peso, non viviamo una malattia infetta, non siamo una disgrazia da minacciare e da trasmettere a chi occupa abusivamente i parcheggi riservati, non siamo delle persone da temere e+o da tenere distanti in quanto portatori di sofferenze e mali. Non vogliamo, né auguriamo, che altri vivano il nostro handicap perché vogliamo il bene di tutti ed essere in sintonia e rispetto con tutti.
Ma c’era veramente bisogno di minacciare il contagio dell’handicap per far rispettare un diritto? Era necessario farci passare per ESSERI NEGATIVI per tutelare le nostre esigenze? Pensate che barattare un handicap rappresenta un modo educativo efficace per esigere il rispetto della norma?
L’ esperienza personale mi dice che la multa rappresenta un ottimo deterrente per gli automobilisti distratti ed insensibili: ogni qualvolta che ho richiesto l’intervento dei vigili urbani o quando ho invitato il parcheggiatore abusivo a liberare il parcheggio riservato, ho sempre riscontrato disponibilità e comprensione per il disagio recato. Se sussiste la pessima abitudine ad occupare abusivamente è perché non si applicano le sanzioni previste per legge.
Penso che il promotore dell’iniziativa nasconda la propria incapacità di far rispettare la legge e ritiene di scuotere le coscienze invitando a vivere l’handicap altrui. Così passa soltanto un messaggio disgregante e negativo. Così si provoca una reazione di pregiudizio, facendoci tornare a cinquant’anni fa, quando “handicappato” era rinchiuso a casa, nascosto da tutti o fonte di solo interesse economico.
Invito pertanto tutti coloro che hanno ideato e realizzato questa iniziativa a rimuovere la becera tabella e mi rendo disponibile a ricercare nuove iniziative per il rispetto dei diversamente abili; a tal proposito ricordo che 24 anni fa la Cooperativa Sociale Esistere e la Società Sportiva Handy Sport adottarono la “Contravvenzione Morale”; con un piccolo volantino, color giallo, si scriveva: occupando questo parcheggio ci impedisci di vivere con autonomia la nostra vita. Rispettaci.
Quanto da me denunciato è condiviso da altri diversamente abili disponibili a presentare una petizione pubblica per richiedere la rimozione delle suddette tabelle.
Ma conosco la sensibilità, specie in questa materia, dell’amministrazione comunale ed è per questo che ritengo la questione di facile e pronta risoluzione.
Resto come sempre disponibile ad incontrarci per migliorare la vita e l’autonomia dei cittadini.
Giovanni Brafa

Repliche per questo messaggio

  • Commento inviato da: Fausto Righi in data 09/07/2010 09:17:46
    > Preg,mo Sig. Giovanni Brafa, comprendo la sua amarezza. A volte però dovremmo sforzarci di guardare le cose anche da altri punti di vista. La teoria della comunicazione insegna che un messaggio FORTE è particolarmente idoneo a scuotere l’attenzione. Io, in quel messaggio, leggo uno schiaffo in faccia all’ignoranza, all’egoismo, all’arroganza di tante persone. Vi leggo un invito, nudo e crudo, ad assumersi responsabilità. E consapevolezza. Credo sia stato questo l’intento di chi ha impostato una simile campagna di comunicazione. Con questo non voglio assolutamente mettere in discussione il suo diritto ad esigere una soluzione diversa . E’ giusto che ognuno di noi si impegni per portare avanti quello in cui crede. Con profonda stima. Fausto Righi.
  • Commento inviato da: Franco in data 09/07/2010 09:20:14
    > Ha perfettamente ragione.
    Anche a Modica è stato fatto una cosa del genere da parte degli scout (almeno) con tabelle di carta plastificata.
    Mio figlio mi ha chiesto cosa significava quello che era scritto nella tabella.
    Ho provato imbarazzo a rispondere.
    Lei con la sua lettera ha interpretato il mio senso di imbarazzo.
    Purtroppo i nostri sindaci Modica e Ragusa molto sensibili alle temetiche sociali cavalcano "asini" di grande ipocrisia.Saluti


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