Gent.mo Sign.Righi, sono dalla sua parte e forse anche di più. Solidarizzo con chi ha ricevuto solo forti delusioni e disagio psichico dall'aver frequentato questa"organizzazione"o se si preferisce questa"setta". Evidentemente non tutti intendono uscirne e non tutti subiscono danni morali o economici dalla Soka Gakkai,poichè in tutto il mondo conta milioni di seguaci.Anzi molti sostengono il contrario,sono felici e soddisfatti ed invogliano sempre più altre persone ad aggregarsi. Il mio discorso è questo: se Lei ed altri cento,mille,o un milione di persone avete subìto plagio,sofferenza,dolore,umiliazioni ecc.ecc. perchè non create una sorta di comitato legalmente riconosciuto e cominciate a depositare le vostre prove,le vostre esperienze,i vostri disagi sull'esperienza negativa d'aver appartenuto a tale setta? Grazie alla "rete" la globalizzazione è una realtà indiscussa,creare un sito registrato e magari monitorato da esperti legali,psicologi,teologi,sociologi non è un'utopia irrealizzabile. Se venisse fuori una verità comune scandalosa e penalmente perseguibile grazie a quello che Lei ed altri centomila o un milione sostenete,allora sarebbe molto più facile creare un caso internazionale in cui verrebbe chiesto di mettere in discussione la finalità di tutto l'operato del Presidente dell'Associazione. In Italia,ad esempio, alcuni casi si sono conclusi con l'arresto dei fanatici promotori di pseudo sette come quello di "Mamma Ebe" o quello più recente della "Grande Opera di Maria" in cui gli adepti versavamo congrue donazioni ,venivano vessati e moralmente oppressi; in compenso l'organizzazione consentiva loro di poter parlare con Gesù tramite un cordless sul quale era poggiata un'ostia,ed inoltre avevano anche la possibilità di “scatenare l’ira del Padre Eterno” con la “dannazione all’inferno” delle vittime se non obbedivano alle loro richieste. Ad un uomo avrebbero fatto credere che essi, in contatto diretto con la Madonna e il Padre Eterno, avrebbero fatto ottenere benefici spirituali e patrimoniali, prospettandogli gratificazioni e privilegi da parte di Dio.Ma ciò non accadeva. Quindi questo loro modo di "operare" evidentemente provocava una forte sofferenza accompagnata da un altrettanto forte trauma psicologico. Una certa assonanza con quanto riferito dagli ex Soka Gakkai c'è. Ma ci vogliono le prove.Le prove siete voi stessi,unitevi e cercate giustizia. Uscite allo scoperto,combattete con coraggio e se la verità venisse fuori sareste degli eroi,orgogliosi e soddisfatti,e perchè no,anche risarciti. A questo punto sarebbero più che valide le motivazioni di revoca delle cittadinanze onorarie da Lui ricevute. Altrimenti,è solo tempo perso.
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Repliche per questo messaggio
- Commento inviato da: Fausto Righi in data 02/07/2010 20:16:28
> Gentile Signore, le sue osservazioni sono più che pertinenti. Per una serie di motivi che sono certo che lei comprenderà, posso solo ricordarle che la sentenza della Corte costituzionale n. 96 del 1981, ha abrogato l'articolo 603 del codice penale che puniva il reato di plagio. Attualmente è in discussione, al Senato, un disegno di legge, dal titolo “Disposizioni concernenti il reato di manipolazione mentale” Dal resoconto sommario n.171 dell’8 giugno 2010 , le trascrivo solo un brano: ‘Più nel dettaglio, il disegno di legge in titolo si propone di introdurre nel codice penale, inserendo il
nuovo articolo 613-bis, il reato di manipolazione mentale. La fattispecie è descritta come il comportamento di colui che, salvo che il fatto costituisca più grave reato, ".... pone taluno in uno stato di soggezione continuativa tale da escludere o da limitare grandemente la libertà di autodeterminazione", utilizzando tecniche di condizionamento della personalità o di suggestione, che possono far uso unicamente sia di mezzi di carattere esclusivamente psicologico sia di mezzi materiali’. Le posso garantire che stiamo seguendo con profondo interesse ed immensa attenzione questa delicatissima discussione. E siamo davvero in tanti che cerchiamo giustizia. Non stiamo perdendo tempo. Consideri comunque che ci troviamo davanti a qualcosa di molto più potente e articolato
delle organizzazioni che lei cita. La cittadinanza onoraria di Modica può essere revocata subito. Le modalità riservate, oserei dire “segrete” attraverso le quali è stata concessa, la dicono fin troppo lunga sulla totale assenza di democratico coinvolgimento del Consiglio Comunale di Modica. Voglio sperare che i cittadini di Modica non permettano ad alcuno di operare come se la gestione della cosa pubblica, e la cittadinanza onoraria è cosa pubblica,
sia qualcosa di privato, da decidere tra pochi intimi. Grazie, anche a nome dei “miei amici” per essere dalla nostra parte. Fausto Righi.
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