Caro consigliere Zaccaria, mi perdoni se il mio scritto le abbia fatto pensare che io volessi fare lezione di morale a qualcuno. Non avevo e non nessun intenzione di fare qualcosa del genere. Le ho scritto questo perchè dalle sue parole e cioè quello che sapendo che il consiglio saltava (ovviamente una notizia riservata alla maggioranza), non posso accettare l'idea che restare in aula poteva essere CONSIDERATO un non-risparmio per l'ente.
IO VENGO CONVOCATO, E IO........... SONO PRESENTE.
Io spero di essere presente sempre e con grande orgoglio, anche da solo, poter dire all'appello del Segretario : "PRESENTE".
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Repliche per questo messaggio
- Commento inviato da: Giorgio Zaccaria in data 26/06/2010 14:30:41
> Caro consigliere Migliore, qualcuno dirà che è sciocco e puerile che due consiglieri si parlino attraverso un blog. In parte avrà ragione, dall'altra, mi sembra ovvio che è l'unico modo per rispondere ad un commento pubblico, com'è quello che lei ha fatto, è tramite il suo blog stesso. Voglio anche premettere che quella di non partecipare al consiglio è stata una mia scelta personale, legata al fatto che non ritenevo opportuno percepire un gettone di presenza per il semplice fatto di rispondere presente. Allo stesso modo non mi sento di condannare chi vi ha fatto parte poichè ritengo che ognuno di noi abbia le sue motivazioni, sia personali che politiche,comunque legittime.Non mi sento nemmeno di criticare chi non era presente quella sera, poichè ricordo anche ai suoi fans che intervengono in questo blog, che il consiglio è stato spostato di ventiquattro ore a seguito del mancato numero legale e, quindi, non precedentemente programmato. Ciò, non essendo del tutto prevedibile, può cozzare con gli impegni, sia personali che istituzionali, dei vari componenti del consiglio e dell'amministrazione. Questa non è una giustificazione,e le responsabilità cadono sulla maggioranza che deve garantire sempre il numero, ma una volta che si determina diventa un dato di fatto da tenere in considerazione. Quella sera era un dato di fatto cui mi sono sentito di agire, ma è una mia convinzione personale, in modo corretto nei confronti della cittadinanza. Al contrario di lei però, io non ho gridato ai quattro venti la mia decisione, e se l'ho fatto è stato solo per replicare ad un suo post di critica, a mio parere ingiusta, nei miei confronti. Critica, a dire il vero, inespettata, visto i rapporti di stima che ci legavano, ma che mi fa capire come in politica niente è dato per scontato, e che qualsiasi rapporto si deve prendere con le dovute precauzioni, considerato che le logiche di partito e il gioco delle parti prevalgono sulle persone, e nessuno ne è immune, compreso lei. Vorrei allo stesso modo, rispondere al sig. Ballarò, cui ritengo persona intelligente e preparata,scusandomi dell'approfitto dell'espotalità nel suo blog. Al sig. Ballarò, voglio dire che magari la politica presenta tratti scadenziali e, spesso, ci riduce a parlare del nulla,come in questo caso, a fronte dei tanti problemi che la nostra società civile vive.Può succedere anche che tali problemi siano trattati in modo superficiale o, come invece spesso accade, secondo proprie convinzioni politiche e personali che possono indurre a sbagliare. Di sicuro, almeno da parte mia, ma credo anche di tanti miei colleghi sia di maggioranza che di opposizione, sono affrontati in modo onesto e in buona fede.
Giorgio Zaccaria
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