> Signor Ballarò, la politica l'abbiamo da sempre subita, mai sono stati votati programmi seri, ma solo possibili favori futuri, i politicanti,consci delle nostre debolezze, ne hanno approfittato ad ogni tornata elettorale, e disastro su disastro hanno accumulato potere.
Non si può ipotizzare che una cultura di supina accondiscendenza consolidata da anni, si trasformi in poco tempo in presa di coscienza che un cambiamento è necessario. La Politica come tornaconto serve a pochi e fa male a tanti.
Tutti desideriamo un futuro migliore per i nostri figli, ma non ci rendiamo conto che le fondamenta su cui vogliamo costruirlo non potranno reggere. Oggi non vanno avanti i migliori, nella pubblica amministrazione le eccellenze vengono abbondantemte superate dalle raccomandazioni, nel privato primeggiano le aziende che hanno più fantasia nel corrompere, case, escort, coca, viaggi, ecc, anche nello sport, per vincere, si ricorre sempre più spesso al doping o alla combine.
Il nostro paese per corruzione riesce a far impallidire il peggior paese sotto dittatura del cosiddetto terzo mondo, i nostri politici hanno una credibilità vicina allo zero.
Tutto questo porta ad un campanilismo da stadio, dove a volte, anche chi non vorrebbe è trascinato a dibattere. Resta un'altra possibilità, la fuga, non intesa come codardia, ma come presa di coscienza che nulla cambierà. Io non vorrei alzare bandiera bianca e spero che la strada per la Politica intesa come servizio seppur dura e piena di insidie ed ostacoli, vada percorsa per non avere rimpianti.
Con stima.
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