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La Soka University sta costruendo un campus che costerà 220 milioni di dollari: alla base la filosofia buddista
California, un college modello per la setta giapponese
di TODD PURDUM
-------------------------------------------------------------------------------- ALISO VIAJO (California) - Su una collina ricoperta di lavanda, a metà strada tra Los Angeles e San Diego, tra migliaia di casette tutte uguali dal tetto rosso, una meraviglia architettonica e educativa si staglia contro il cielo del Pacifico: il primo college privato di arti liberali costruito in California da 25 anni, la Soka University of America. Di fatto, sta esordendo con una grandeur che istituzioni più antiche e famose potrebbero invidiargli: un campus da 220 milioni di dollari che imita lo stile di una cittadina delle colline toscane, disegnato dagli stessi architetti che hanno ristrutturato il Radio City Music Hall e ricostruito la biblioteca centrale di Los Angeles.
Al college si sono iscritti 125 studenti provenienti da 17 stati della federazione e da 19 paesi stranieri. Alcuni studenti hanno rinunciato all'ammissione in posti come il Bryn Mawr and Brown pur di essere i primi in un esperimento che si ispira al buddismo nel quale tutti, dal presidente al bidello, hanno un ufficio delle stesse dimensioni. In questa cittadina nuova di zecca, che è entrata a far parte della contea di Orange, un posto noto finora soprattutto come sede della John Birch Society e residenza di John Wayne, i valori umanistici ed egualitari verranno messi in atto nella causa della pace mondiale.
La Soka è finanziata dalla Soka Gakkai International, una setta giapponese divenuta una delle più grandi organizzazioni buddiste laiche del mondo, dotata di un patrimonio valutato in decine di miliardi di dollari. Fondata più di 70 anni fa da Tsunesaburo Makighuci, un pacifista e riformatore in campo educativo, morto in prigione nel 1944, per la sua opposizione al militarismo giapponese, la setta è molto discussa per la sua influenza sulla politica giapponese.
Per Norman Pfeiffer, l'architetto che ha disegnato il progetto del campus e 14 dei primi 18 edifici, è stata un'occasione di quelle che capitano una volta sola nella vita. C'è una piscina olimpionica, una palestra con le attrezzature più moderne, una biblioteca costruita per ospitare 225.000 volumi, un centro per studenti, edifici per le aule e case per gli studenti, il tutto in una tenue tonalità marroncino chiaro. Philip E. Hammond, professore di studi religiosi della University of California di Santa Barbara dice che la Soka, portata per la prima volta negli Stati Uniti dalle spose di guerra giapponesi negli anni '40 "non è nota negli Stati Uniti quanto lo zen o il buddismo tibetano, ma ha più membri di qualsiasi altra setta buddista in Giappone", tanto che sostiene di avere negli Stati Uniti 300.000 membri. "Non credo che a loro piaccia questa caratterizzazione, ma penso che questo campus sia un passo avanti verso la rispettabilità, la dignità", dice il professor Hammond. "Il fatto è che è un tipo di buddismo molto impegnato. Non cercano la fuga dal mondo, ma piuttosto di cambiarlo".
Il gruppo ha una rete di scuole primarie e secondarie in Giappone e un'università fondata da quello che ne è da tempo il leader e che oggi ne è il presidente onorario, Daisaku Ikeda. Il primo avamposto universitario in America fu fondato nel 1987 a Calbasas, una periferia di Los Angeles, per insegnare l'inglese agli studenti diplomati giapponesi. Non c'era spazio per espandersi e così il gruppo scelse questa località della contea di Orange. Alfred Balitzer, che ha rinunciato alla sua cattedra e a una carriera trentennale come professore al Claremont McKenna College per diventare preside di facoltà alla Soka, dice che, come ebreo praticante, non ha sentito il minimo spirito di proselitismo da parte della Soka. "Ovviamente, c'è una sfumatura settaria", dice. "Ma qui non c'è una cappella, né servizi religiosi obbligatori".
All'inizio, la Soka offrirà una laurea in arti liberali con tre orientamenti: studi umanistici, studi internazionali e scienze sociali e del comportamento, a cui se ne aggiungeranno altre con l'aumento delle iscrizioni fino al livello previsto di 1200 studenti. Tutti gli iscritti studieranno una delle tre lingue straniere orientate verso la costa del Pacifico - giapponese, cinese o spagnolo. Il costo del primo anno di insegnamento, comprensivo di vitto e alloggio, è di 24.000 dollari, il costo medio di analoghi college della California. Gli studenti devono vivere nel campus, dove sono vietati tabacco, droghe e alcool e abbondano i cavi a fibre ottiche e gli allacci esterni per i computer portatili.
Per Carmen Vali, il nuovo sindaco di Aliso Viejo, cresciuta solo nell'ultimo mese di circa 45.000 abitanti, la Soka è una manna in una comunità che stava scomparendo e dove esisteva un unico centro commerciale. Sa che "uno degli ostacoli maggiori che hanno dovutoaffrontare è stata l'accusa o il sospetto di essere un culto, ma hanno fatto un ottimo lavoro nell'informare la gente su quello che volevano fare. E' stato meraviglioso lavorare con loro. La gente accusa la contea di Orange di essere priva di cultura e tutto questo lo smentirà".
(26 giugno 2001)
http://www.sokanet.jp/sg/sn/index.html
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