Amici,ho appena letto l'intervista di un anziano allevatore di ovini modicano colpito anche lui dalle terribili fauci dei cani randagi killer,inselvatichiti,assassini,feroci; non più assimilabili a dei normali,docili ed affidabili cani,ma a delle autentiche belve in cerca di sangue caldo,peggio dei lupi affamati, delle iene e degli sciacalli. Le parole dell'uomo :
“Nei miei 80 anni di vita – dice – non avevo mai visto nulla di simile. Da due giorni non riesco a mangiare. Ciò che ingerisco lo rimetto. In me non c’è paura ma tanta rabbia. Nei giorni scorsi avevo notato in lontananza branchi di randagi formati a volte da venti altre volte da quindici cani. Ho pure avvertito i vicini”.
Ebbene quest'uomo non è il solo ad aver visto i propri agnellini o pecore sbranati e squarciati dai cani. Nel giro di qualche mese il fenomeno si è diffuso e si è aggravato. Dobbiamo stare tutti molto attenti,perchè i movimenti di questo consistente branco non sono prevedibili. Fra una zona attaccata ed un altra ci sono parecchi chilometri. La periferia di Modica è immensa, sarà difficile catturarli. Questa secondo me è vera emnergenza. Occorrerebbe organizzare una vasta battuta del tipo caccia alla volpe,con in testa gli esperti catturandi delle aziende specializzate,coadiuvati da centinaia di persone,fra i quali protezione civile,guardia forestale,volontari etc. Non aspettiamo che accadano cose peggiori. QUESTO E' ALLARME ROSSO.
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