> Mi sono chiesto : ma quando avremo il canile comunale (si spera,tra qualche mese) chi gestirà il prelievo dei randagi sul territorio? Loro di sicuro non andranno a ricoverarsi da soli. E sicuramente nessun privato avrà la competenza ed il coraggio di prendere amorevolmente con la zampetta un randagio aggressivo ed accompagnarlo al canile. Ci sono le aziende preposte per farlo,ma i costi sono alti per un Ente che è semicollassato.
Al Sindaco, comunque, sono stati attribuiti i poteri in materia di sicurezza urbana ed incolumità pubblica,dal Decreto 5 agosto 2008 del Ministero dell'Interno, pubblicato in Gazzetta Ufficiale 9 agosto 2008, n. 186. QUINDI DEVE attuare tutte le strategie possibili per difendere i propri concittadini,e una di queste è quella di organizzare una pattuglia di PRONTO INTERVENTO in caso di chiamata,formata o da Vigili Urbani o da funzionari dell'ASL, forniti di cibo anestetizzante non nocivo,formulato dai veterinari,in modo tale da procedere ad una cattura indolore per l'animale e sicura per l'uomo. Dopodichè i cani verrebbero affidati alle strutture preposte. Non mi pare che sia un'idea fantascientifica o che provochi una voragine nei conti in rosso del Comune, è un'idea attuabile,razionale,poco rischiosa,e che ,nel tempo,contribuirebbe al contrasto ed alla diminuzione del randagismo sul territorio. COSI' NON SI PUO' CONTINUARE !! Consigliere Migliore, in questa battaglia anti-torpore delle istituzioni,dia il meglio di se stesso,coinvolga tutto e tutti in questa lotta,inviti qualche collega padano,qualche associazione in grado di consigliare sul da farsi, ma sul da farsi immediato e non in quello futuro. Siamo impotenti,davanti ad un branco di cani,siamo allo stato attuale indifesi ed impotenti. La politica ha fallito. La speranza ? Non ancora.
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